Equitazione e schiena: amici o nemici?
Quando pensiamo all’equitazione, subito ci viene in mente un fantino e la sua connessione con il cavallo che segue le sue indicazioni. Si tratta di una pratica molto antica e con una storia millenaria, dal momento che il cavallo è stato utilizzato per molti secoli anche come un mezzo di trasporto: ciò ha permesso di affinare la tecnica necessaria per cavalcare nel migliore dei modi e per far sì che il cavallo risponda alle indicazioni del fantino. Proprio da ciò deriva quello che oggi è uno sport a tutti gli effetti: l’equitazione.
In questo articolo analizzeremo proprio questa attività, soffermandosi sui benefici e sulle complicazioni che essa può provocare in chi la pratica. Già a prima vista, risulta molto evidente che la postura ricopra un ruolo fondamentale in questa disciplina, ma quali sono realmente gli effetti di questa attività sulla schiena? Scoprilo continuando a leggere il resto del testo.
Cos’è l’equitazione
Abbiamo già avuto modo di accennare il fascino delle origini dell’equitazione, ma una storia così antica merita un approfondimento. Innanzitutto, L’equitazione è l’arte e la pratica di cavalcare, addestrare e prendersi cura dei cavalli; quindi, questo termine non si riferisce solo al semplice atto di montare un cavallo, ma include una vasta gamma di discipline e tecniche che variano a seconda delle tradizioni culturali e degli obiettivi specifici. Esistono diversi tipi di equitazione, che vengono suddivisi principalmente in due categorie: l’equitazione inglese e quella occidentale.
- L’equitazione inglese: caratterizzata da uno stile più formale, essa comprende discipline come il dressage, il salto ostacoli e il cross-country. Il dressage si concentra sull’esecuzione di movimenti precisi e armoniosi; il salto ostacoli prevede che il cavaliere guidi il cavallo lungo una serie di ostacoli; mentre il cross-country combina questi elementi in un percorso che passa per diversi terreni.
- L’equitazione americana: ha origini nel lavoro agricolo e include discipline come il reining, il cutting e il rodeo. Il reining è una sorta di dressage occidentale, con movimenti rapidi e acrobatici; il cutting riguarda la separazione del bestiame da un gruppo; il rodeo mette alla prova abilità tradizionali dei cowboy, come montare cavalli selvaggi e catturare vitelli, richiedendo destrezza e coraggio.
Altri tipi di equitazione includono l’endurance, che mette alla prova la resistenza del cavallo e del cavaliere su lunghe distanze, e l’equitazione terapeutica, utilizzata a scopo riabilitativo per persone con disabilità fisiche o mentali.
I benefici per la schiena
Dopo aver capito quante specialità esistono di questa disciplina, analizziamo i lati positivi di questa attività, elencando i benefici che vanta chi pratica equitazione con regolarità.
- Potenziamento della muscolatura: L’equitazione richiede un costante impegno muscolare per mantenere l’equilibrio e seguire i movimenti del cavallo. In particolare, i muscoli della schiena e delle gambe vengono notevolmente rafforzati.
- Miglioramento della postura: Per mantenere una corretta posizione in sella, il fantino deve sviluppare una postura eretta e allineare la colonna vertebrale.
- Aumento della flessibilità: I movimenti del cavallo e le posizioni richieste durante l’equitazione contribuiscono ad aumentare la flessibilità della colonna vertebrale e delle articolazioni.
- Effetto rilassante: L’equitazione può avere un effetto benefico sul sistema nervoso, alleviando lo stress e la tensione muscolare, che possono a loro volta contribuire a ridurre il dolore alla schiena.
Ciò, ovviamente, avviene se si pratica questa attività nel modo corretto; quindi, è molto importante prendere lezioni prima di poter cavalcare un cavallo, in modo da imparare correttamente come farlo.
I rischi per la schiena
Nonostante i numerosi benefici, l’equitazione può anche comportare dei rischi per la schiena, soprattutto se praticata in modo scorretto o in presenza di patologie preesistenti. Alcuni di questi possono essere:
- Microtraumi ripetuti: I movimenti costanti e le vibrazioni trasmesse dal cavallo possono causare microtraumi ripetuti ai tessuti molli della colonna vertebrale, favorendo l’insorgenza di infiammazioni e dolori.
- Sforzi eccessivi: un’equitazione troppo intensa o prolungata può sovraccaricare la muscolatura della schiena, causando affaticamento e dolore.
- Posizioni scorrette: Una posizione in sella scorretta o l’utilizzo di selle non adeguate possono aumentare la pressione sulla colonna vertebrale e favorire l’insorgenza di problemi.
- Esacerbazione di patologie preesistenti: L’equitazione può aggravare patologie della colonna vertebrale preesistenti, come ernie del disco o spondilolistesi.
Queste complicazioni possono essere anche molto fastidiose e causare danni seri per il nostro corpo nel lungo periodo. Perciò, nel prossimo paragrafo vedremo come evitarle.
Come prevenire i problemi alla schiena
Per ridurre al minimo i rischi e massimizzare i benefici dell’equitazione, è fondamentale adottare alcune precauzioni:
- Riscaldamento e defaticamento: Prima e dopo ogni sessione di equitazione, è importante eseguire esercizi di riscaldamento e defaticamento per preparare i muscoli e favorire il recupero.
- Corretta posizione in sella: È fondamentale imparare a mantenere una posizione corretta in sella, evitando tensioni inutili e distribuendo il peso in modo equilibrato.
- Sella adeguata: La sella deve essere personalizzata e adattata alla morfologia del cavaliere e del cavallo, per garantire il massimo comfort e ridurre la pressione sulla colonna vertebrale.
- Graduale aumento dell’intensità: È importante aumentare gradualmente l’intensità e la durata delle sessioni di equitazione, evitando sforzi eccessivi.
- Ascoltare il proprio corpo: Se si avverte dolore, è fondamentale interrompere l’attività e consultare un medico o un fisioterapista.
In questo modo si potrà praticare l’equitazione senza correre rischi eccessivi per il proprio organismo.
Equitazione e riabilitazione
In alcuni casi, l’equitazione può essere utilizzata come strumento di riabilitazione per persone con problemi alla schiena. Sotto la guida di un terapista esperto, l’equitazione può aiutare a migliorare la postura, la mobilità e la forza muscolare, favorendo il recupero funzionale. Questo tipo di terapia, spesso chiamata ippoterapia, sfrutta il movimento ritmico e multidimensionale del cavallo per stimolare i muscoli e le articolazioni del cavaliere. La relazione tra cavallo e cavaliere può anche contribuire a ridurre lo stress e migliorare il benessere mentale, offrendo un’esperienza di riabilitazione completa.
Inoltre, l’equitazione può promuovere il miglioramento dell’equilibrio e della coordinazione, risultando particolarmente utile per chi soffre di dolori cronici o limitazioni motorie. Diversi studi sostengono la capacità dell’equitazione di agire in modo efficace come strumento riabilitativo, come “Therapeutic Effects of Horseback Riding Interventions: A Systematic Review and Meta-analysis”
Praticare equitazione nel modo corretto
Riassumendo quanto detto fin qui: l’equitazione può essere un’attività fisica benefica per la schiena, ma è importante praticarla in modo corretto e consapevole. Per prevenire i problemi e massimizzare i benefici, è fondamentale seguire le indicazioni di un istruttore qualificato, utilizzare attrezzature adeguate e ascoltare il proprio corpo; quindi non avere fretta di fare le cose da solo e segui delle lezioni finché non sarai perfettamente in grado di gestire il cavallo da solo.
L’equitazione può essere estremamente appagante anche per quanto riguarda il legame unico che si instaura tra cavallo e fantino; che, per raggiungere l’obiettivo, devono prima trovare una connessione che gli permetta di fidarsi a vicenda l’uno dell’altro e di creare una connessione. Se cerchi una disciplina che possa portare benefici fisici, mentali ed emotivi, l’equitazione è sicuramente un’opzione valida per te.
Prova di persona questa straordinaria attività.